Jones on Nostr: nprofile1q…x7sa0 Sono d'accordo su molto, meno d'accordo su meno, non starò però ...
nprofile1qy2hwumn8ghj7un9d3shjtnddaehgu3wwp6kyqpq3c62wg7f2e7020xnflu2yvas7fqry83tuaeqhqarpzndxh3927dsex7sa0 (nprofile…7sa0)
Sono d'accordo su molto, meno d'accordo su meno, non starò però a cercare di farti le pulci, mi limito a scriverti la cosa di fondo che penso diversamente: per me non è vera né la chiave materialista, secondo cui siamo frutto dell'ambiente, né quella freudiana e junghiana, secondo cui siamo frutto delle pulsioni; penso sia un po' e un po'; sul piano filosofico però il problema di fondo, per me, di entrambe le chiavi, che non smette di esistere nemmeno nella mia visione "un po' e un po'", è che sono entrambe letture in cui siamo *frutto* di qualcosa, come non avessimo libero arbitrio. E secondo me invece ce l'abbiamo, almeno un po', anche se non sappiamo spiegare razionalmente come e perché, anche se, insomma, da un punto di vista razionale è molto più semplice negare che ce l'abbiamo: se tutto obbedisce deterministicamente a delle leggi fisiche, il libero arbitrio è illusione soggettiva; e può esserlo anche se consideriamo la casualità o il rumore non come sintomo di un limite attuale della nostra capacità di decifrare qualcosa che appare casuale e non lo è, ma come qualcosa di costitutivo della realtà, perché poco cambia se siamo *frutto* di leggi deterministiche o con una misura di casualità: in entrambi i casi, dov'è che decidiamo noi? Com'è che decidiamo noi? Se fossimo in grado di spiegarlo sarebbe bello, fino ad allora per me credere che abbiamo libero arbitrio (un po') è una specie di atto di fede (che cerco di avere).
(Scusa il repost, ma nella seconda versione ho aggiunto parecchio)
Sono d'accordo su molto, meno d'accordo su meno, non starò però a cercare di farti le pulci, mi limito a scriverti la cosa di fondo che penso diversamente: per me non è vera né la chiave materialista, secondo cui siamo frutto dell'ambiente, né quella freudiana e junghiana, secondo cui siamo frutto delle pulsioni; penso sia un po' e un po'; sul piano filosofico però il problema di fondo, per me, di entrambe le chiavi, che non smette di esistere nemmeno nella mia visione "un po' e un po'", è che sono entrambe letture in cui siamo *frutto* di qualcosa, come non avessimo libero arbitrio. E secondo me invece ce l'abbiamo, almeno un po', anche se non sappiamo spiegare razionalmente come e perché, anche se, insomma, da un punto di vista razionale è molto più semplice negare che ce l'abbiamo: se tutto obbedisce deterministicamente a delle leggi fisiche, il libero arbitrio è illusione soggettiva; e può esserlo anche se consideriamo la casualità o il rumore non come sintomo di un limite attuale della nostra capacità di decifrare qualcosa che appare casuale e non lo è, ma come qualcosa di costitutivo della realtà, perché poco cambia se siamo *frutto* di leggi deterministiche o con una misura di casualità: in entrambi i casi, dov'è che decidiamo noi? Com'è che decidiamo noi? Se fossimo in grado di spiegarlo sarebbe bello, fino ad allora per me credere che abbiamo libero arbitrio (un po') è una specie di atto di fede (che cerco di avere).
(Scusa il repost, ma nella seconda versione ho aggiunto parecchio)