ianzen69 on Nostr: https://t.me/ekinvestingbasic L'argomento dominante da ieri sui cryptosocial è la ...
https://t.me/ekinvestingbasic
L'argomento dominante da ieri sui cryptosocial è la voce su un possibile giro di vite fiscale sulle cryptovalute che ha generato ondate di isterismo pre rivoluzionario destinate a scemare in poco tempo. In tutti i Paesi occidentali le plusvalenze da operazioni finanziarie sono tassate, quindi inutile ipotizzare mondi fantasy che esistono forse solo nel metaverso o nella dimensione onirica. Però personalmente ritengo eccessiva anche una tassazione delle plusvalenze sul mercato azionario del 26%, perchè questo tiene lontani gli investitorri dai listini e le società quotate vengono messe nelle condizioni di doversi finanziare dalle Banche anzichè sul libero mercato e infatti non è un caso che il nostro listino sia zeppo di Banche e istituti di credito in proporzione per quasi il doppio dello S&P500. Io capisco che il governo ha bisogno di soldi e di mantenere più appetibile l'acquisto del debito pubblico che senza crescita sta diventando uno schema Ponzi, ma dal settore crypto, essendo microscopico, racimoleranno solo qualche spiccio e otterranno invece di macroscopico solo una figura di merda per un provvedimento di natura accattona, perchè di questo si tratta. Praticamente ora chi investiva in Bitcoin pronto a una tassazione del 26%, si ritrova con un capitale che gli hanno praticamente dimezzato in corsa. Il problema di questo Paese non è quindi il bimbominkia che minaccia evasione fiscale o espatrio perchè gli hanno tartassato Hamster Kombat o Pepe Coin, ma i giovani che all'espatrio vi sono costretti poichè le opportunità di lavoro e l'apprezzamento delle loro competenze è migliore fuori dai confini, quindi è il progetto Paese che è totalmente assente e che spinge i giovani a guardare altrove, non perchè l'eldorado crypto è sotto botta. Passare da una tassazione del 26% al 42% è la palese dimostrazione di assenza di progetto Paese, di improvvisazione random e di attaccarsi ai soliti aumenti e aumentini su sigarette e alcolici, cosa che stride con la facciata neoliberista che voleva darsi chi chiedeva i voti per amministrare il Paese e li ha ottenuti e un salto dal 26% al 42% francamente non so se fa più ridere o piangere ma in giornata prenderò una decisione.
L'argomento dominante da ieri sui cryptosocial è la voce su un possibile giro di vite fiscale sulle cryptovalute che ha generato ondate di isterismo pre rivoluzionario destinate a scemare in poco tempo. In tutti i Paesi occidentali le plusvalenze da operazioni finanziarie sono tassate, quindi inutile ipotizzare mondi fantasy che esistono forse solo nel metaverso o nella dimensione onirica. Però personalmente ritengo eccessiva anche una tassazione delle plusvalenze sul mercato azionario del 26%, perchè questo tiene lontani gli investitorri dai listini e le società quotate vengono messe nelle condizioni di doversi finanziare dalle Banche anzichè sul libero mercato e infatti non è un caso che il nostro listino sia zeppo di Banche e istituti di credito in proporzione per quasi il doppio dello S&P500. Io capisco che il governo ha bisogno di soldi e di mantenere più appetibile l'acquisto del debito pubblico che senza crescita sta diventando uno schema Ponzi, ma dal settore crypto, essendo microscopico, racimoleranno solo qualche spiccio e otterranno invece di macroscopico solo una figura di merda per un provvedimento di natura accattona, perchè di questo si tratta. Praticamente ora chi investiva in Bitcoin pronto a una tassazione del 26%, si ritrova con un capitale che gli hanno praticamente dimezzato in corsa. Il problema di questo Paese non è quindi il bimbominkia che minaccia evasione fiscale o espatrio perchè gli hanno tartassato Hamster Kombat o Pepe Coin, ma i giovani che all'espatrio vi sono costretti poichè le opportunità di lavoro e l'apprezzamento delle loro competenze è migliore fuori dai confini, quindi è il progetto Paese che è totalmente assente e che spinge i giovani a guardare altrove, non perchè l'eldorado crypto è sotto botta. Passare da una tassazione del 26% al 42% è la palese dimostrazione di assenza di progetto Paese, di improvvisazione random e di attaccarsi ai soliti aumenti e aumentini su sigarette e alcolici, cosa che stride con la facciata neoliberista che voleva darsi chi chiedeva i voti per amministrare il Paese e li ha ottenuti e un salto dal 26% al 42% francamente non so se fa più ridere o piangere ma in giornata prenderò una decisione.